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Piante e fiori

Seminare fave e piselli in autunno: tutto quello che devi sapere per un raccolto abbondante

Scopri perché seminare fave e piselli in autunno può portare raccolti generosi con il minimo sforzo. Preparazione del terreno, protezione dal freddo e consigli utili per l’orto o il balcone.

Seminare fave e piselli in autunno: tutto quello che devi sapere per un raccolto abbondante

Seminare fave e piselli in autunno non è soltanto una questione di tempismo agricolo, è un po’ come dare un anticipo di primavera al proprio orto. Le giornate iniziano ad accorciarsi, l’aria si fa più frizzante, ma la terra, ancora tiepida, conserva l’energia giusta per accogliere questi legumi rustici e generosi. Un gesto semplice che porta con sé la promessa di raccolti abbondanti, senza grandi complicazioni.

Perché seminare fave e piselli proprio in autunno

Quando si pensa alla semina, viene naturale immaginarsi la primavera. Eppure, proprio l’àutunno è il momento giusto per mettere a dimora fave e piselli. Perché? Perché è una stagione che offre le condizioni ideali: il suolo è ancora morbido, l’umidità non manca, e le temperature sono miti quanto basta per favorire una buona germinazione.


Seminare ora significa dare alle piante un vantaggio temporale. Hanno tutto l’inverno per irrobustirsi lentamente, e quando arriva la bella stagione sono già pronte a crescere rigogliose. Un altro aspetto non da poco è la gestione del terreno: in questo periodo si può concimare con più calma e attenzione, magari usando del compost ben maturo o del letame. Le radici ringrazieranno.


L’unica vera insidia? Le gelate improvvise. Ma con qualche accorgimento si riesce a passare indenni anche quelle. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di vedere spuntare i primi germogli quando tutto il resto sembra ancora addormentato?

Come preparare i semi: ammollo, pazienza e scelte oculate

Non basta gettare manciate di semi nel terreno e sperare che tutto vada per il meglio. Fave e piselli hanno una buccia piuttosto coriacea, quindi un piccolo trucco casalingo può fare la differenza: metterli in ammollo per circa 24 ore.

Questo passaggio serve a ammorbidire l’involucro esterno e a dare una spinta alla germinazione. Inoltre, osservando i semi nell’acqua, si possono individuare quelli meno promettenti: se galleggiano, meglio metterli da parte. Una sorta di selezione naturale in miniatura.


Dopo l’ammollo, i semi vanno piantati subito. Rimandarli significherebbe vanificare l’effetto del bagno. Basta questo piccolo gesto per partire col piede giusto.

Semina nell’orto: fave e piselli tra i solchi

Per chi ha a disposizione un orto vero e proprio, il terreno va preparato con un po’ di attenzione. Niente di complicato, ma serve un minimo di organizzazione. Le fave preferiscono solchi profondi, circa 30 cm, perché al fondo ci andrà il concime organico, meglio se ben decomposto. I semi si interrano a una profondità di 7 cm, distanziati di circa 30 cm tra loro.


I piselli, invece, sono più esigenti in superficie. Amano terreni ben drenati e soffici, e vanno seminati a circa 4 cm di profondità. Anche in questo caso, è fondamentale mantenere una certa distanza tra i semi per evitare competizioni inutili.

Una volta piantati, serve solo pazienza. Se le temperature restano clementi, i primi germogli fanno capolino dopo 2-3 settimane. In caso contrario, potrebbero metterci di più, ma niente panico: la natura ha i suoi tempi, e li rispetta sempre.


Seminare in vaso: un piccolo orto anche sul balcone

Non tutti hanno un orto, ma quasi tutti hanno almeno un angolo di balcone. E allora perché non sfruttarlo? Coltivare fave e piselli in vaso è assolutamente fattibile. Basta scegliere i contenitori adatti e fare attenzione ad alcuni dettagli.

I vasi devono essere profondi almeno 50 cm. Le radici hanno bisogno di spazio. Sul fondo va sempre messo uno strato drenante: argilla espansa o ghiaia vanno benissimo. Poi si aggiunge del terriccio soffice, arricchito con una piccola quantità di concime organico.

Il trucco, qui, è la regolarità: l’acqua non deve mancare, ma nemmeno ristagnare. Annaffiare poco e spesso, evitando che il terreno si secchi troppo, è la chiave per far crescere bene le piante anche in contenitore.

Proteggere le piante dal freddo: qualche trucco semplice

Anche se le fave e i piselli non sono certo delicati, un improvviso calo delle temperature può mettere a rischio la crescita iniziale. Meglio non farsi trovare impreparati. Nell’orto, un ottimo alleato è la pacciamatura naturale: foglie secche, paglia o erba tagliata aiutano a mantenere costante la temperatura del suolo.

In vaso, invece, si gioca tutto sul posizionamento. Quando le notti si fanno troppo fredde, meglio spostare i contenitori in una zona più riparata, magari vicino a un muro o sotto una tettoia. E se serve, si possono usare teli di tessuto non tessuto per coprire le piantine più giovani.

Un po’ di attenzione ora vuol dire meno problemi dopo. Le piantine protette crescono più forti, e affrontano meglio anche i capricci del clima.

La soddisfazione di un raccolto generoso con poco sforzo

Chi semina in autunno raccoglie in primavera. Ma non si tratta solo di ottenere fave e piselli freschi e teneri. C’è anche il piacere di vedere qualcosa crescere piano piano, quasi in silenzio, mentre il resto del giardino riposa.

E alla fine, basta poco per ottenere molto: un terreno ben preparato, qualche attenzione contro il freddo, e semi scelti con cura. Non servono serre costose o attrezzi complicati. Solo voglia di fare e un pizzico di pazienza.

Seminare fave e piselli in autunno: tutto quello che devi sapere per un raccolto abbondante

Dopotutto, cosa c’è di più bello che tornare a casa e raccogliere con le proprie mani i frutti del proprio orto, anche se piccolo? Non è solo una questione di cibo: è un modo per ritrovare un legame con i ritmi della natura.

Foto © stock.adobe


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