La Giornata della Donna non è nata l’8 marzo, ma il 23 febbraio 1909, come simbolo di lotta per i diritti femminili. Scopri la vera storia dietro questa ricorrenza.
La Giornata internazionale della donna viene celebrata ogni anno, ma pochi conoscono la sua vera origine. Questa ricorrenza non è nata come una festa, ma come un’occasione di rivendicazione dei diritti femminili. Il primo evento si è tenuto il 23 febbraio 1909, quando negli Stati Uniti si organizzò una giornata dedicata alla lotta delle donne per il voto, la parità salariale e condizioni di lavoro dignitose.
Negli anni successivi, la celebrazione si diffuse in tutto il mondo, con particolare rilievo in Russia nel 1917, dove le proteste delle donne segnarono una svolta storica. Tuttavia, oggi l’8 marzo è spesso ridotto a una festa commerciale, perdendo il suo vero significato. Per capire l’importanza di questa data, è fondamentale riscoprire il valore delle battaglie femminili e il sacrificio di chi ha combattuto per i diritti che oggi diamo per scontati.
La Giornata della Donna: le origini e il falso mito dell’incendio
Quando si parla dell’8 marzo, molte persone lo collegano erroneamente a un tragico incendio in una fabbrica di New York, dove si racconta che persero la vita centinaia di operaie. Sebbene un evento simile sia realmente accaduto, avvenne il 25 marzo 1911 e non è la causa della nascita della Giornata della Donna.
In realtà, già nel 1907 si discuteva attivamente dei diritti delle donne. Durante il VII Congresso della II Internazionale socialista, tenutosi a Stoccarda, si pose per la prima volta la questione del suffragio universale e delle condizioni di lavoro delle donne. Da qui si aprì un dibattito che portò alla proclamazione della prima Giornata della Donna il 23 febbraio 1909 negli Stati Uniti, su iniziativa del Partito Socialista Americano. Questo evento segnò un passo fondamentale per la nascita di una coscienza collettiva femminile.
Negli anni successivi, il movimento si diffuse in tutta Europa, trovando sostegno tra le donne socialiste e le lavoratrici che lottavano per salari equi e orari sostenibili. Il percorso fu lungo e difficile, ma gettò le basi per la celebrazione che oggi conosciamo.
La Rivoluzione russa e la scelta dell’8 marzo
Se il primo vero riferimento alla Giornata della Donna risale al 1909, come mai oggi la si celebra l’8 marzo? La risposta si trova in un evento storico cruciale: la Rivoluzione Russa del 1917.
L’8 marzo di quell’anno, secondo il calendario gregoriano, le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per protestare contro la guerra e le condizioni di vita insostenibili. La loro mobilitazione fu così determinante da contribuire a scatenare la rivoluzione di febbraio, secondo il calendario giuliano allora in vigore in Russia.
Nel 1921, per commemorare questo evento, la Seconda Conferenza Internazionale delle Donne Comuniste stabilì ufficialmente che l’8 marzo sarebbe stata la Giornata internazionale della donna, data che da allora ha continuato a essere ricordata in tutto il mondo.
Il significato originario e le battaglie storiche
Oggi l’8 marzo è spesso ridotto a una festa commerciale, con cene, regali e spettacoli, ma il suo vero valore è ben diverso. La Giornata della Donna esiste grazie alle battaglie storiche che hanno portato a conquiste fondamentali. Ecco alcuni dei diritti ottenuti grazie alla lotta delle donne:
- Diritto di voto: conquistato in molti Paesi tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento.
- Parità salariale: ancora oggi una sfida aperta, ma frutto di decenni di battaglie.
- Miglioramento delle condizioni di lavoro: dagli scioperi delle operaie alle moderne tutele per la maternità.
- Divorzio e riforma del diritto di famiglia: diritti conquistati con difficoltà, ma oggi fondamentali.
Queste lotte sono il cuore pulsante della Giornata della Donna e il motivo per cui è importante ricordarne il significato autentico.
Riscoprire il valore della giornata della donna
La vera Giornata della Donna non dovrebbe essere un’occasione per ricevere regali o uscire a cena, ma un momento per riflettere sulle battaglie passate e su quelle ancora da combattere. Oggi molte donne nel mondo non hanno accesso all’istruzione, alla libertà di scelta o a un salario equo, e la disparità di genere resta una questione irrisolta.
Dovresti chiederti: quanto ancora c’è da fare per l’emancipazione femminile? Ogni volta che questa giornata viene banalizzata, si dimentica il sacrificio di migliaia di donne che hanno lottato per costruire un futuro migliore. L’8 marzo non è solo una data sul calendario, è il simbolo di una battaglia che continua ogni giorno.
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