Molti appassionati di orchidee si chiedono se sia possibile ottenere una nuova pianta partendo da una radice aerea. Anche se questa tecnica esiste, non è così semplice come sembra.
Le orchidee sono piante affascinanti, ma riprodurle può essere complicato, soprattutto se si vuole tentare di farlo partendo dalle radici aeree. Questo metodo, sebbene realizzabile, presenta molte sfide che lo rendono difficile da portare a termine con successo. Per fortuna, esistono tecniche più semplici, come la propagazione per keiki, che offrono risultati migliori. In questo articolo esploreremo entrambe le opzioni, valutando pro e contro di ciascuna.
Moltiplicare un’orchidea partendo da una radice aerea
Le radici aeree sono un tratto distintivo di molte orchidee tropicali. Queste radici si sviluppano al di sopra del terreno e sono essenziali per la sopravvivenza della pianta, in quanto assorbono l’umidità direttamente dall’aria. Ma cosa succede se proviamo a piantare una di queste radici per far nascere una nuova orchidea? In teoria, la propagazione da una radice aerea è possibile, ma ci sono molti ostacoli che rendono questa pratica difficile da attuare. Le radici aeree sono abituate a condizioni molto diverse rispetto a quelle delle radici che si trovano nel terreno. Per questo motivo, non sempre riescono ad adattarsi quando vengono piantate, e spesso il tentativo non va a buon fine.
Se sei determinato a tentare questa via, ci sono alcuni passaggi da seguire. Prima di tutto, non puoi semplicemente tagliare la radice: è necessario prelevare anche una parte dello stelo a cui è attaccata. Usa delle cesoie pulite e sterilizzate per evitare infezioni e, una volta fatto il taglio, lascia asciugare la ferita per almeno un giorno. Dopo che la parte tagliata si è asciugata, puoi piantarla. Assicurati di utilizzare un substrato leggero, costituito prevalentemente da corteccia e sabbia, per garantire che la radice riceva aria a sufficienza. Il rischio principale di questo metodo è che la radice non riesca ad adattarsi alle nuove condizioni e la piantina non sopravviva.
Condizioni ottimali per la nuova orchidea
Dopo aver piantato la tua radice aerea, è importante creare un ambiente adatto alla sua crescita. Le nuove piantine devono essere posizionate in un luogo con una temperatura costante di circa 22-23°C e devono ricevere luce indiretta. Un’esposizione diretta alla luce solare potrebbe risultare troppo intensa e bruciare la giovane pianta.
Il terreno deve essere mantenuto umido, ma senza eccessi: un ambiente troppo umido può infatti provocare marciume radicale, mentre un terreno secco non permette lo sviluppo della pianta. Se la radice aerea riesce ad acclimatarsi, nel corso delle settimane la piantina inizierà a crescere e a svilupparsi in una vera e propria orchidea. Tuttavia, è bene tenere presente che questa tecnica non garantisce un esito positivo.
La propagazione per keiki: una scelta più sicura
Se desideri un metodo più affidabile per moltiplicare le tue orchidee, la propagazione tramite keiki rappresenta un’alternativa molto più efficace. Il termine keiki deriva dalla lingua hawaiana e indica una “piccola pianta”. I keiki si formano naturalmente su alcune specie di orchidee, in particolare sulla phalaenopsis, la varietà più comune.
I keiki crescono direttamente sullo stelo della pianta madre e, una volta sviluppate le loro radici, possono essere separati e piantati. Questa tecnica è molto più semplice rispetto all’uso delle radici aeree e ha un tasso di successo nettamente superiore. Il keiki è pronto per essere staccato quando ha radici lunghe almeno 2-5 cm e presenta due o più foglie.
Per separarlo dalla pianta madre, usa delle cesoie sterilizzate e taglia lo stelo circa 2 cm sopra e sotto il nodo da cui cresce il keiki. Dopo aver eseguito il taglio, cospargi la ferita con della cannella in polvere, un efficace rimedio naturale contro le infezioni fungine.
Rinvasare il keiki: come farlo correttamente
Una volta staccato, il keiki deve essere rinvasato in un vasetto con corteccia fresca. Le sue radici, ancora delicate, vanno piegate con attenzione verso il basso per evitare di danneggiarle. Il vasetto va collocato in un luogo luminoso, ma lontano dalla luce diretta del sole, e in una stanza umida, come il bagno.
I keiki hanno bisogno di condizioni ambientali diverse rispetto alle orchidee adulte. Richiedono un livello di umidità elevato e meno luce diretta. Nelle settimane successive, il keiki inizierà a crescere, ma ci vorranno diversi anni prima che si trasformi in una pianta matura e inizi a fiorire. È importante avere pazienza e continuare a fornire le cure adeguate per tutta la sua crescita.
Qual è la tecnica migliore?
In conclusione, sebbene sia possibile ottenere una nuova orchidea da una radice aerea, non è il metodo più consigliato, soprattutto per chi non ha molta esperienza nella coltivazione delle orchidee. La radice aerea non è sempre in grado di adattarsi alle condizioni del terriccio, e anche seguendo alla lettera tutti i passaggi, il tasso di successo è piuttosto basso.
La propagazione tramite keiki si rivela invece un’opzione molto più efficace e accessibile. È un metodo naturale, soprattutto per le orchidee phalaenopsis, e consente di ottenere una nuova pianta con maggiore facilità e sicurezza. Se sei un appassionato di orchidee e vuoi moltiplicare le tue piante, ti consigliamo di provare questa tecnica per ottenere i migliori risultati.
Scegliere il metodo giusto dipende dalle tue esigenze e dalle caratteristiche della tua orchidea. Se hai tempo e vuoi provare una tecnica avanzata, puoi cimentarti nella propagazione da radice aerea. Se invece cerchi un metodo più sicuro e affidabile, la propagazione per keiki è senza dubbio la scelta migliore.
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