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Casa e giardino

Pulizia di primavera: è ora di pensare alla canna fumaria

La pulizia della canna fumaria non è esattamente in cima alla lista delle cose da fare, vero? Eppure, con l’arrivo della primavera, si apre una finestra perfetta per pensarci davvero, dopo mesi in cui il camino ha fatto il suo dovere, spesso senza sosta.

Pulizia di primavera della canna fumaria
Pulizia di primavera della canna fumaria

Appena le giornate iniziano ad allungarsi e stufe e caminetti si prendono una pausa, si entra in quella strana fase in cui la casa sembra chiedere una sorta di reset. Vetri, armadi, tappeti… e poi lui, nascosto e silenzioso: il condotto del fumo. Non proprio la star della casa, ma un alleato prezioso durante l’inverno, che ora merita un po’ di attenzioni.

Il punto è che, mentre fuori si sciolgono gli ultimi geli, dentro la canna fumaria restano tracce di ciò che è stato: fuliggine, cenere e quel creosoto fastidioso e pericoloso, una sostanza che non ci si augura mai di vedere prendere fuoco. È proprio lì, dove non si guarda, che può nascondersi un rischio concreto.


E attenzione: una controllatina veloce o un colpo di scopa tirato a caso non bastano. Quel che serve davvero è un intervento fatto con criterio, e possibilmente con mani esperte. A volte, serve qualcuno che sappia dove mettere lo sguardo e, soprattutto, come arrivarci.


Perché la pulizia della canna fumaria è fondamentale

Si crede spesso che il camino sia una parte della casa che vive solo d’inverno. Eppure, è proprio nel momento in cui non viene usato che si rivela il tempo ideale per occuparsene. La manutenzione della canna fumaria è molto più di un’operazione tecnica: è un gesto di prevenzione, un investimento sulla durata dell’impianto e sulla sicurezza domestica.

Pulire regolarmente il condotto permette di:

  • Evitare incendi causati dall’accumulo di fuliggine e creosoto;
  • Mantenere efficiente il tiraggio, migliorando così il rendimento del camino;
  • Allungare la vita utile di stufe e caldaie;
  • Ridurre il rischio di intossicazioni da monossido di carbonio;
  • Prevenire ostruzioni causate da nidi o corpi estranei.

Un camino ostruito, infatti, può diventare pericoloso anche se spento. Si pensi, ad esempio, alla possibilità che insetti o volatili ne facciano la propria casa: una situazione più comune di quanto si immagini.


In più, lasciare passare troppo tempo tra una pulizia e l’altra rende il lavoro più complicato (e spesso più costoso). Per gli impianti alimentati a biomassa – come stufe a pellet o camini a legna – si suggerisce addirittura una doppia manutenzione annuale.

Come si effettua la pulizia della canna fumaria (e a chi affidarsi)

La tentazione di ricorrere al fai da te, soprattutto dopo aver visto qualche video online, può essere forte. Ma è utile ricordare che una pulizia della canna fumaria eseguita male può fare più danni che benefici. Non basta togliere la fuliggine visibile: il vero lavoro sta nel raggiungere le curve del condotto, i giunti, le zone più nascoste dove lo sporco si annida.


I professionisti del settore, come gli spazzacamini certificati, utilizzano strumenti specifici: spazzole rotanti, aspiratori industriali, sonde con videocamera per le ispezioni. Grazie a queste tecnologie si possono rilevare crepe, incrostazioni ostinate o problemi strutturali prima che diventino seri.

Il controllo non si ferma al condotto. Anche il comignolo, i terminali sul tetto, e la stufa stessa vanno ispezionati e puliti. A volte ci si dimentica quanto anche un semplice manicotto o una curva a 90 gradi possano fare la differenza nel funzionamento del tiraggio.


Un’altra cosa interessante: in alcune regioni italiane la manutenzione della canna fumaria è obbligatoria per legge, specialmente se collegata a caldaie o sistemi a biomassa. Un motivo in più per non sottovalutarla.

Quando farla e con quale frequenza

La primavera è, senza dubbio, il periodo migliore per pulire la canna fumaria. Si approfitta del momento in cui l’impianto non è più in funzione e si ha tutto il tempo per intervenire senza fretta, evitando così di trovarsi impreparati all’arrivo dei primi freddi.

Non esiste una regola fissa, ma si consiglia:

  • Almeno una pulizia l’anno per camini a gas o a metano;
  • Due volte l’anno per impianti a legna o pellet, soprattutto in caso di uso frequente;
  • Un controllo extra in caso di odori strani, fumo che rientra in casa o calo nel tiraggio.

La manutenzione programmata è una buona abitudine, ma a volte si trascura perché “tanto ha sempre funzionato”. Poi, però, basta una scintilla o un inverno particolarmente rigido per pentirsene amaramente.

Meglio prevenire che dover correre ai ripari

Chi ha già vissuto un blocco improvviso del camino durante l’inverno sa quanto può essere complicato trovare un tecnico disponibile in tempi brevi. Ecco perché affidarsi a un controllo fuori stagione può davvero fare la differenza.

Pulire la canna fumaria

In fondo, la pulizia della canna fumaria in primavera è un gesto semplice, ma potente: protegge la casa, migliora le prestazioni del sistema e libera dai pensieri quando arriva l’inverno. Tanto vale metterla in lista insieme alle altre faccende stagionali, magari prima che si finisca per dimenticarsene.

E poi, ammettiamolo: chi non ama l’idea di accendere il camino sapendo che tutto è pronto e sicuro, senza sorprese?

foto © stock.adobe


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