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Piante e fiori

Quando e come seminare la Calendula: il fiore che illumina il giardino e cura la pelle

La calendula è una pianta che porta colore e vitalità nei giardini, offrendo al contempo incredibili benefici per la cura della pelle. Scopri quando e come seminare la calendula per ottenere piante rigogliose, perfette sia per decorare il giardino che per l’uso in preparati cosmetici naturali.


La calendula appartiene alla famiglia delle Asteraceae ed è nota per i suoi petali luminosi, che vanno dal giallo intenso all’arancione brillante. Questo fiore non è solo un elemento decorativo, ma è anche impiegato nella realizzazione di oli, creme e unguenti grazie alle sue proprietà lenitive e rigeneranti per la pelle.

Coltivarla è alla portata di tutti: si tratta di una pianta resistente, capace di adattarsi a diversi tipi di terreno e di richiedere cure minime. La sua fioritura prolungata garantisce un tocco di colore costante e attira insetti impollinatori, come api e farfalle, che contribuiscono alla salute del giardino. Se vuoi un angolo verde pieno di vita e dal fascino naturale, la calendula è la scelta perfetta per te.


Come coltivare la calendula, il fiore versatile che illumina il giardino

Adatta a diversi tipi di terreno, la calendula cresce meglio in suoli ben drenati. Un apporto regolare di fertilizzante ogni 4-6 settimane aiuta a mantenerla sana e vigorosa. Per favorire una fioritura continua, è consigliabile rimuovere i fiori appassiti (deadheading). L’irrigazione deve essere regolare, specialmente nei periodi più caldi, evitando ristagni d’acqua che potrebbero causare marciumi radicali. Se piantata in vasi, assicurati che abbiano un buon drenaggio per evitare eccessi di umidità.


Pur essendo resistente, può essere attaccata da afidi o acari, risolvibili con metodi naturali come infusi d’aglio o sapone di Marsiglia diluito. Alla fine della stagione, raccogliere i semi permetterà di riprodurre le piante l’anno successivo, garantendo una fioritura costante anno dopo anno.

Dove e quando piantare la calendula

La calendula predilige luoghi soleggiati con almeno 6 ore di luce diretta al giorno. In zone molto calde, è possibile coltivarla in un’area con ombra parziale durante le ore più torride. Il terreno deve rimanere umido ma senza ristagni, per garantire una crescita sana e robusta.

Il periodo ideale per seminare la calendula dipende dal clima della tua zona. Puoi scegliere di piantarla in primavera, quando il rischio di gelate è passato, o in autunno, nelle zone a clima mite. I mesi migliori per la semina sono marzo-aprile per una fioritura estiva e settembre-ottobre per ottenere fiori già in primavera.


Per ottenere una fioritura prolungata, puoi seminare la calendula a intervalli di qualche settimana, così da avere nuovi fiori per tutta la stagione. Se vivi in una zona con inverni rigidi, puoi avviarla in semenzaio e trapiantarla all’aperto quando il clima si stabilizza.

Come potare la calendula per mantenerla sana

La potatura è un’operazione semplice ma fondamentale per garantire alla calendula una crescita equilibrata e una fioritura costante. Sebbene non richieda potature intense, alcuni accorgimenti migliorano la crescita e la fioritura:


  • Elimina i fiori appassiti: aiuta a stimolare la produzione di nuovi boccioli e a prolungare la fioritura.
  • Regola la crescita: se la pianta diventa troppo alta o disordinata, puoi tagliare i rami più lunghi per darle una forma più compatta.
  • Effettua una potatura autunnale: alla fine della stagione, riduci il fogliame in eccesso per preparare la pianta alla crescita dell’anno successivo.
  • Pulisci la pianta regolarmente: rimuovendo le foglie secche e i fiori danneggiati, aiuterai a prevenire malattie fungine e a mantenere la pianta sana.

Utilizza sempre forbici ben affilate e pulite per evitare infezioni o danni. Anche se la calendula è robusta, questi piccoli gesti contribuiranno a mantenerla in splendida forma.

Un tocco di natura per ogni stagione

Oltre al suo valore estetico e ai benefici per la pelle, la calendula è una pianta commestibile. I suoi petali possono arricchire insalate, tisane e risotti, donando un sapore leggermente speziato. Inoltre, è ideale per la rotazione delle colture, migliorando il suolo e allontanando parassiti dannosi.


Questa pianta non solo aggiunge un tocco di colore al giardino, ma rappresenta anche una soluzione naturale per favorire la biodiversità. Se desideri un giardino più sano e sostenibile, la calendula è una scelta eccellente. Con la giusta cura e attenzione, potrai godere della sua bellezza e dei suoi benefici per molte stagioni a venire. Coltivare la calendula significa anche avere a disposizione un rimedio naturale per piccoli disturbi della pelle, grazie alle sue proprietà lenitive e antinfiammatorie. Infatti, viene spesso utilizzata in decotti, oli e unguenti per trattare arrossamenti, scottature e irritazioni.

Se vuoi sperimentare qualcosa di nuovo, puoi provare a realizzare un olio infuso alla calendula. Basta lasciare i fiori in ammollo in olio di oliva o di mandorle per qualche settimana, ottenendo così un ingrediente perfetto per la cura della pelle.

La calendula: ecco come e quando seminarla

Grazie alla sua versatilità, resistenza e bellezza, la calendula è una pianta che non può mancare nel tuo giardino.

Foto © stock.adobe

 


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