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Piante e fiori

Quando innestare l’olivo: il periodo migliore per una crescita ottimale

innesto olivo

Scopri il momento ideale per innestare l’olivo e massimizza la tua produzione di olio d’oliva. Leggi come e quando agire per ottenere risultati sorprendenti.


L’olivo, albero millenario e simbolo di pace, gioca un ruolo centrale nella cultura mediterranea e nella produzione di un elemento essenziale della nostra dieta: l’olio d’oliva. Innestare l’olivo non è solo una pratica agricola, ma un’arte che, se eseguita nel momento giusto, può significativamente influenzare sia la qualità che la quantità dell’olio prodotto. Perché l’innesto sia efficace, è fondamentale scegliere accuratamente il periodo e le tecniche più adatte.

Il momento giusto per l’innesto dell’olivo

Innestare l’olivo con successo richiede non solo precisione tecnica ma anche un’attenta selezione del periodo giusto per l’operazione. Idealmente, questo periodo cade tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, precisamente tra aprile e maggio. Durante questi mesi, l’olivo si trova in una delicata fase di ripresa vegetativa, in cui non è completamente attivo ma inizia a mostrare segni di crescita. Questa condizione è ottimale perché il flusso di linfa è sufficientemente attivo da favorire un’efficace fusione tra il portainnesto e la marza. La scelta di questo intervallo temporale è fondamentale per svariati motivi. In primo luogo, la linfa in movimento aiuta a nutrire e stabilizzare la marza, assicurando che l’innesto possa attecchire e svilupparsi in modo sano. Inoltre, le temperature in questo periodo sono generalmente più miti, il che è essenziale per evitare lo shock termico alla pianta. Temperature troppo fredde possono causare il gelo delle gemme e dei tessuti appena formati, compromettendo l’operazione.


Un altro aspetto rilevante è il rischio di gelate notturne, comuni nelle fasi finali dell’inverno. Effettuare l’innesto quando si riduce il pericolo di gelo notturno diminuisce significativamente il rischio di danni all’innesto. Infatti, la stabilità climatica di questo periodo favorisce una guarigione rapida e efficace delle ferite causate dall’innesto, permettendo una migliore integrazione della marza con il portainnesto. In sintesi, innestare l’olivo richiede una combinazione di giuste condizioni climatiche e tempistiche ottimali. Selezionare accuratamente il momento per l’innesto, quando la pianta è più ricettiva e le condizioni ambientali sono favorevoli, è un passo cruciale per garantire il successo dell’operazione e il benessere a lungo termine della pianta.

Condizioni ideali e preparazione

Una preparazione accurata è fondamentale per il successo dell’innesto dell’olivo. Prima di tutto, è essenziale selezionare con cura sia il portainnesto sia la marza. Quest’ultima deve essere scelta per la sua vitalità e compatibilità con il portainnesto, assicurando così le migliori probabilità di attecchimento. Il terreno gioca un ruolo cruciale nell’innesto dell’olivo: deve essere ben drenato e ricco di nutrienti per supportare il nuovo sviluppo. I suoli ideali per l’olivo sono quelli calcarei, profondi e ben esposti al sole, caratteristiche che non solo prevengono il ristagno dell’acqua ma garantiscono anche una continua alimentazione minerale e idrica essenziale durante il delicato periodo di ripresa post-innesto.

Inoltre, è vitale assicurarsi che le condizioni meteorologiche siano le più favorevoli possibile. Selezionare un giorno in cui il clima sia stabile—senza pioggia o vento forte—è importante per evitare che l’innesto subisca stress meccanico o idrico. Le condizioni climatiche ideali non solo facilitano un buon attecchimento ma aiutano anche a prevenire la proliferazione di patogeni che possono approfittare delle ferite fresche sulle piante per insediarsi.


Infine, l’attrezzatura utilizzata per l’innesto deve essere perfettamente pulita e sterilizzata. Utilizzare strumenti disinfettati previene l’introduzione di malattie nel taglio fresco, un dettaglio che non può essere trascurato per assicurare la salute a lungo termine dell’olivo. Seguendo queste linee guida, puoi massimizzare le possibilità di successo del tuo innesto, promuovendo lo sviluppo di una pianta robusta e produttiva.

Tecniche di innesto per l’olivo

Le tecniche di innesto per l’olivo variano a seconda delle dimensioni del portainnesto, del tipo di crescita desiderata e delle condizioni specifiche dell’albero. Ogni tecnica richiede precisione e un’accurata preparazione sia della marza che del portainnesto. Ecco una panoramica delle tecniche più comuni:

  • Innesto a gemma: Questa tecnica comporta l’inserimento di una singola gemma prelevata da un rametto dell’anno in corso nel portainnesto. È particolarmente adatta per i giovani alberi in quanto minimizza il danno al tronco e permette un rapido attecchimento.
  • Innesto a spacco: Utilizzato principalmente per alberi con tronchi di diametro più ampio. Questa tecnica prevede un taglio verticale profondo nel portainnesto in cui viene inserita la marza tagliata a forma di cuneo. È ideale per situazioni in cui il portainnesto è robusto e capace di supportare più di una marza.
  • Innesto a corona e a incastro: Entrambi i metodi sono preferiti quando si ha a che fare con tronchi di diametro significativo o quando si desidera un innesto molto resistente. L’innesto a corona circonda il tronco del portainnesto con più marze, mentre l’innesto a incastro comporta incisioni più complesse per unire portainnesto e marza in modo quasi impercettibile.

Per assicurare la riuscita di ogni tecnica, è essenziale utilizzare strumenti ben affilati e disinfettati. Questo non solo garantisce tagli puliti e precisi ma anche previene l’introduzione di patogeni nelle ferite fresche dell’albero, un aspetto cruciale per il successo a lungo termine dell’innesto.

Cura post-innesto

Dopo aver eseguito l’innesto, la cura che seguirà è cruciale per il successo dell’operazione. È importante:


  • Mantenere il terreno umido, ma non inzuppato, per evitare il marciume della base dell’innesto.
  • Proteggere l’innesto con un nastro specifico per prevenire disidratazione e danni da agenti esterni.
  • Monitorare regolarmente l’innesto per controllare l’attecchimento e intervenire tempestivamente in caso di anomalie.

In aggiunta, è fondamentale evitare l’esposizione diretta a forti venti e troppo sole subito dopo l’innesto, condizioni che possono stressare la pianta e compromettere l’attecchimento. Anche l’uso di fertilizzanti adeguati può favorire una rapida guarigione e una robusta crescita dell’innesto. Innestare l’olivo nel modo corretto e al momento opportuno non solo migliora le possibilità di successo dell’albero, ma anche la qualità e la quantità dell’olio prodotto.

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Seguendo queste indicazioni, potrai godere dei benefici di una pianta forte e produttiva, pronta a regalarti un olio d’oliva eccellente per anni a venire.

Foto © stock.adobe



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