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Piante e fiori

Rosmarino secco? Ecco perché succede e come farlo rifiorire

Perché il rosmarino si secca

Se il tuo rosmarino sembra stia tirando gli ultimi, niente panico. Magari lo guardi e pensi che sia spacciato, ma la verità è che nella maggior parte dei casi puoi ancora salvarlo.


Il rosmarino è una pianta tosta, abituata a resistere a sole e siccità, eppure a volte sembra proprio non farcela. Forse hai notato che ultimamente alcune piante aromatiche nei supermercati sembrano belle solo all’inizio, ma poi muoiono in pochi giorni: spesso è colpa del terreno troppo compatto o delle condizioni di coltivazione in serra. Anche il tuo rosmarino potrebbe aver bisogno di un po’ di “riabilitazione” dopo l’acquisto.

Inoltre, attenzione alle temperature: gli sbalzi termici tra il giorno e la notte possono metterlo in difficoltà, specialmente se è stato spostato da un ambiente caldo a uno più freddo senza un periodo di adattamento. Questo succede spesso in primavera, quando lo metti fuori troppo presto.


Capire cosa sta sbagliando è il primo passo per farlo tornare rigoglioso. Vediamo insieme i problemi più comuni e come risolverli.

Il rosmarino si secca: colpa dell’acqua (troppa o troppo poca)

Hai mai sentito dire che il rosmarino non ama troppa acqua? Beh, è vero. Questa pianta mediterranea è abituata a terreni secchi e ben drenati, quindi il suo peggior nemico è proprio l’eccesso di umidità.

Molti, per paura di farlo soffrire, lo innaffiano troppo spesso. Il risultato? Marciume radicale. Le radici, sempre immerse nell’acqua, non respirano più e si indeboliscono fino a morire. Se vedi che il tuo rosmarino ha foglie marroni e rami molli, è probabile che stia “annegando”.


Al contrario, se lo ignori troppo e il terreno diventa completamente secco per giorni e giorni, anche lui ne soffre. Un trucco utile è infilare un bastoncino di legno nel terreno: se esce asciutto, è ora di annaffiare, se è umido, meglio aspettare ancora un po’.

Inoltre, tieni d’occhio il meteo! Se ci sono stati giorni di pioggia intensa, magari il tuo rosmarino ha già ricevuto abbastanza acqua senza bisogno di ulteriori annaffiature. Al contrario, nelle estati torride, soprattutto se il vaso è piccolo, potrebbe avere bisogno di un sorso d’acqua in più del solito.


Insomma, la regola è semplice: bagna solo quando il terreno è asciutto al tatto, ma senza esagerare!

Scegliere il vaso giusto: più importante di quanto credi

Un altro errore comune? Il vaso sbagliato. Se il tuo rosmarino è in un contenitore senza fori di drenaggio, l’acqua non defluisce e le radici affogano. Risultato? La pianta ingiallisce e poi muore.


Ecco cosa fare:

  • Usa un vaso di terracotta: aiuta il terreno ad asciugarsi più velocemente.
  • Assicurati che abbia fori sul fondo per far defluire l’acqua.
  • Evita sottovasi pieni d’acqua: se proprio vuoi usarli, svuotali regolarmente.

Negli ultimi anni, molti giardinieri hanno iniziato a preferire i vasi in fibra di cocco o tessuto, che favoriscono una migliore ossigenazione delle radici e riducono il rischio di ristagno idrico. Vale la pena provarli, soprattutto se vivi in un clima umido.

Se hai piantato il rosmarino in un vaso troppo piccolo, potrebbe soffrire anche per questo. Le radici si comprimono, il terreno si asciuga troppo in fretta e la pianta non riesce ad assorbire abbastanza acqua. Inoltre, durante le ondate di caldo estivo, i vasi piccoli tendono a surriscaldarsi molto più velocemente, creando stress alla pianta.

Se noti che cresce poco o si secca facilmente, forse è ora di dargli più spazio. Un buon indicatore? Se vedi le radici fuoriuscire dai fori di drenaggio, è il segnale che ha bisogno di un nuovo vaso!

Il terriccio fa la differenza: sabbioso è meglio

Il rosmarino non è una pianta da “terriccio universale”. Se il terreno trattiene troppa umidità, lui ne soffrirà. La soluzione? Un mix drenante, simile a quello che troverebbe nel suo habitat naturale.

Per renderlo perfetto, mescola:

  • Terriccio per piante aromatiche
  • Sabbia grossolana o perlite (aiuta a drenare l’acqua)
  • Un po’ di ghiaia sul fondo del vaso per evitare ristagni

Negli ultimi anni, alcuni vivaisti consigliano anche di aggiungere fibra di cocco, che migliora l’aerazione del suolo senza trattenere troppa umidità. Questo può fare la differenza, soprattutto se coltivi il rosmarino in casa.

Se vivi in una zona molto piovosa, potresti optare per un terreno ancora più drenante, aggiungendo una percentuale maggiore di sabbia rispetto al terriccio tradizionale. Questo aiuta a evitare ristagni che potrebbero danneggiare le radici.

Con questa combinazione, il rischio di marciume si abbassa drasticamente! Inoltre, controlla sempre la composizione del terriccio acquistato: molti contengono torba in eccesso, che trattiene troppa acqua e non è ideale per il rosmarino.

Come far riprendere un rosmarino sofferente

Se il tuo rosmarino sembra ormai spacciato, non dargli il colpo di grazia. Prima di arrenderti, prova questi passaggi:

  1. Controlla il terreno: se è fradicio, lascialo asciugare e riduci le annaffiature. Se il problema è il ristagno, prova a sollevare il vaso con dei piedini per migliorare il drenaggio.
  2. Taglia le parti secche o danneggiate: aiuterà la pianta a concentrare le sue energie sulle parti ancora vitali. Meglio farlo con forbici ben affilate e disinfettate, per evitare infezioni.
  3. Rinvasalo in un terriccio drenante, se necessario. Aggiungere un po’ di carbone attivo alla miscela può aiutare a prevenire funghi e batteri dannosi.
  4. Posizionalo al sole: ha bisogno di almeno 6-8 ore di luce al giorno. Se lo coltivi in casa, mettilo vicino a una finestra ben esposta e, se serve, usa una lampada a luce artificiale nei mesi invernali.
  5. Proteggilo dal freddo: se vivi in una zona con inverni rigidi, meglio ripararlo o portarlo al chiuso nei mesi più freddi. Un telo di tessuto non tessuto può essere una buona soluzione per proteggerlo dalle gelate notturne.

Rosmarino secco cosa fare

Il rosmarino si può salvare!

Quindi, se il tuo rosmarino sta soffrendo, non disperare. A volte basta correggere qualche errore per vederlo tornare verde e profumato. La chiave è sempre la stessa: meno acqua, più sole e un buon drenaggio.

Se seguirai questi consigli, presto potrai di nuovo goderti il suo profumo in cucina e nel tuo giardino. E magari, la prossima volta che vedrai una pianta in difficoltà, saprai esattamente cosa fare!

foto © stock.adobe


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