Le Surfinie sono una meraviglia per chi sogna un balcone traboccante di colore. Ma come si fa a coltivarle davvero bene? Con qualche attenzione mirata e un pizzico di pazienza, si possono ottenere risultati sorprendenti. E no, non serve per forza avere il pollice verde.
Negli ultimi anni, complice anche la crescita della passione per il giardinaggio urbano, le Surfinie sono tornate prepotentemente di moda. Basta dare un’occhiata su Instagram per trovare centinaia di balconi esplosivi con queste cascate fiorite. Alcune nuove varietà ibride, inoltre, garantiscono una maggiore resistenza alle malattie.
Ah, e a proposito: sempre più garden center offrono Surfinie già avviate, perfette per chi parte da zero ma vuole un effetto “wow” immediato.
Dove posizionare le Surfinie per una fioritura esplosiva
Se c’è una cosa che le Surfinie adorano, quella è il sole. Non un po’, tanto. Devono stare in un punto dove la luce le accarezza per buona parte della giornata. Un balcone esposto a sud o sud-ovest è l’ideale. Più sole ricevono, più saranno generose con la fioritura.
Però occhio a non trascurare un dettaglio spesso sottovalutato: l’aria. Una buona ventilazione aiuta a evitare quei fastidiosi funghi che se la ridono quando c’è troppa umidità. Meglio quindi un balcone ben areato, dove il vento può circolare senza ostacoli. Ma attenzione alle raffiche forti o alle piogge battenti: le Surfinie non sono indistruttibili. In caso di maltempo, è sempre bene poter spostare i vasi in un angolo più riparato.
Annaffiare e nutrire le Surfinie nel modo giusto
Quando si parla di coltivazione Surfinie, l’acqua è un argomento delicato. Troppa? Rischi marciumi. Troppo poca? Addio fiori. L’ideale è annaffiare ogni giorno, preferibilmente la mattina presto o dopo il tramonto, quando il sole non picchia più.
Ecco qualche consiglio pratico:
- Evita di bagnare foglie e fiori direttamente.
- Controlla sempre che il terreno sia umido ma non fradicio.
- Usa vasi con drenaggio efficiente, così l’acqua in eccesso non resta intrappolata.
E il concime? Fondamentale. Le Surfinie sono piante golose: ogni due settimane, un buon fertilizzante liquido per piante da fiore aiuta a mantenerle in forma. Cerca un prodotto bilanciato, con azoto, fosforo e potassio ben dosati. La differenza si vede eccome.
Malattie delle Surfinie: cosa osservare e come intervenire
Anche le piante più forti hanno i loro punti deboli, e le Surfinie non fanno eccezione. Gli afidi, ad esempio, sono degli ospiti indesiderati che si nutrono della linfa. Poi c’è il temutissimo ragnetto rosso, minuscolo ma capace di fare danni visibili. E infine l’oidio, quel fungo che si presenta come una polvere bianca sulle foglie.
Che fare? Prima di tutto, controllare spesso. Basta una rapida occhiata ogni due o tre giorni per notare se qualcosa non va. Se compaiono afidi, si può intervenire con sapone insetticida o prodotti a base di piretro. Per il ragnetto rosso, oltre agli acaricidi, aumentare un po’ l’umidità dell’ambiente può dare una mano. E contro l’oidio? Serve aria, poca umidità e, se proprio serve, un buon fungicida specifico.
I vasi migliori per coltivare Surfinie sane e forti
Scegliere il vaso giusto per Surfinie fa davvero la differenza. Loro non amano sentirsi strette, ma nemmeno troppo larghe. Preferiscono vasi profondi, perché le radici vogliono spazio per andare in profondità. E più le radici stanno bene, più la pianta fiorisce.
Per quanto riguarda i materiali, la terracotta è un’ottima alleata: traspira, mantiene il terreno più fresco e aiuta a evitare ristagni. Sempre meglio comunque assicurarsi che ci siano fori di drenaggio sul fondo. Un piccolo trucco in più? Mettere uno strato di argilla espansa o ghiaia prima del terriccio. In questo modo l’acqua scorre via meglio e le radici respirano.
Curare le Surfinie può sembrare complicato all’inizio, ma una volta presa la mano è una delle soddisfazioni più grandi per chi ama i fiori. Con sole, acqua al momento giusto e un pizzico di attenzione, il balcone si trasforma in una cascata di colori. Provare per credere.
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